E se il Friuli Venezia Giulia fosse la prima regione in Italia con una quota consistente di veicoli elettrici appartenenti alle Pubbliche Amministrazioni? Si chiama NOEMIX ed il nuovo servizio, attivo dal 2019, di car sharing per Ia Pubblica Amministrazione sviluppato da NeMo (New Mobility in Friuli Venezia Giulia), progetto europeo finanziato dal programma Horizon 2020 che intende contribuire alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, riducendo l'inquinamento urbano causato dai veicoli a motore. La Regione ha il ruolo di lead partner mentre Area Science Park quello di progettazione e coordinamento tecnico-scientifico, coinvolta anche I' Universitä di Trieste che ha svolto l' analisi dei bisogni di mobilità delle PA.
La novità principale consiste nell' aggregare le esigenze di Pubbliche Amministrazioni diverse per dare vita ad un "servizio centralizzato di mobilità elettrica" gestito da operatori privati. Oltre al car sharing, al noleggio di veicoli elettrici e a un software di gestione e ottimizzazione della mobilità delle PA, Noemix prevede I'installazione di infrastrutture di ricarica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Da una prima analisi condotta nel corso del 2016, risulta che Ie PA del Friuli Venezia Giulia (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Aziende per I'Assistenza Sanitaria, Comuni capoluogo di provincia, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Università e Centri di ricerca), hanno esigenze di mobilità gestite con almeno 1500 autovetture vetture che viaggiano per 50 km al giorno, prevalentemente in ambito urbano e per il 70% si tratta di veicoli sottoutilizzati.
Spiega Fabio Morea, esperto di efficienza energetica e innovazione di Area Science Park :"Noemix" introdurrà nel parco auto delle PA regionali almeno 560 auto elettriche, 660 colonnine di ricarica e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, che garantiranno il 50% della fornitura di energia elettrica, mentre il restante 50% sarà dato dall'acquisto di energia verde certificata.
Lorenza Masé